Con la pirolisi dei noccioli di oliva è possibile ottenere un biocarburante in grado di scaldare case, far volare gli aerei e – allo stesso tempo – ridurre le emissioni di carbonio fino all’80% rispetto al cherosene tradizionale. Grazie al loro alto contenuto energetico e il basso grado di umidità il nocciolino dell’oliva è una materia prima ottimale per la combustione e produce quantità di CO2 riassorbibili durante la crescita dell’olivo e dell’oliva, creando un ciclo praticamente carbon neutral.
Proprio per questo rappresenta un’alternativa particolarmente interessante per il settore dell’aviazione, responsabile in larga parte per le emissioni globali di carbonio. Attraverso la pirolisi e altri processi chimici, i noccioli di oliva possono infatti essere trasformati in un combustibile conforme alle severe normative aeronautiche, sia in termini di prestazioni che di sicurezza. Rispetto ad altri biocarburanti di prima generazione, come il biodiesel da colture di soia o mais, il prodotto dal nocciolino dell’oliva ha il vantaggio di non entrare in concorrenza con la produzione alimentare.
A Sol2Expo – Full Olive Experience (Veronafiere, 2-4 marzo 2025) tutte le potenzialità dell’oliva dalla materia prima ai sottoprodotti, con una verticale a 360° a minimo comune denominatore “innovazione”.